Carta da parati,
è mania!
''O se ne va quella carta da parati o me ne vado io'' - Oscar Wild
È un’attitudine primordiale quella di abbellire le pareti con decori e dal ‘400 in poi, la carta da parati – wall paper – rivestimenti murali, ne ha fatta di strada, tracciando il profilo della società proprio attraverso le mura di case e palazzi.
Dalle prime prove su fogli singoli, ai 12 pezzi di carta decorati e uniti fino a formare 10 metri di lunghezza (tutt’ora misura standard), la carta da parati è la tendenza degli ultimi anni in fatto di arredo. Case private, attività commerciali, uffici, tutti la vogliono e le aziende specializzate creano vere e proprie opere d’arte con apporti tecnologici fondamentali per la resa qualitativa.
Partendo dalla replica del legno, fino a sviluppare veri e propri motivi di decoro, nel 1700 la carta da parati entrò a pieno nei beni di lusso delle famiglie nobili inglesi con la concorrenza di Francia e Cina. La fama del prodotto cresceva e anche la massa cominciava a reclamare il diritto di poterla acquistare a costi sostenibili; importante fu l’apporto della tecnologia per la produzione di quantitativi tali da soddisfare tutte le fasce di mercato.
Da elementi del passato a opere futuriste, la carta da parati ha narrato di fasti e disgrazie, passando attraverso momenti di grande richiesta e anni in cui, diciamocelo, abbiamo pregato che zia la levasse dalle pareti per fare spazio alla bellezza del muro tinteggiato!
Negli ultimi anni designers e stilisti hanno riportato i rivestimenti murali in tendenza, generando prodotti di bellezza e qualità indiscussa!
Lavabili, ignifughe, sicure dal punto di vista dei colori, resistenti al tempo e alle fonti di luce, per il nostro settore sono elemento cardine per dare risalto ad un angolo del locale, per impreziosire uno spazio e renderlo unico, per dare profondità ad una stanza o conferirle un senso di calore e comfort.
parati = participio passato del verbo parare, drappo, cortinaggio, messo per ornamento nelle case
La natura impera nella scelta della carta da parati: fiori, foglie, piante e steli sono scelte molto comuni negli ultimi anni; intramontabile il riferimento al Giappone con ciliegi e fiori di loto, così come intramontabile è la riproduzione di opere d’arte. Un motivo molto richiesto continua ad essere il neoplasticismo di Mondrian.
In Veneto l’eleganza di Rubelli si distingue non solo per i tessuti, ma anche per i rivestimenti murali, frutto di ricerca e innato buon gusto. L’ omaggio a Burano (uno stampato in puro cotone) è lieve e gentile come la famiglia che dal 1935 rappresenta l’alto artigianato italiano.
Piccole metrature o spazi infiniti, la carta da parati diventa l’abito delle nostre attività, delle nostre case. È lo strumento che ci permette di personalizzare gli ambienti e renderli ancor più unici.
Nel 2023 la tendenza sarà quella rivestire completamente la stanza, soffitto compreso, creando giochi tridimensionali con l’arredo, ma se vi sembra eccessivo, imperativo sarà almeno le pareti per intero!