Belluno, il Covid e il delivery
Stiamo per concludere anche questo 2021, caratterizzato per il secondo anno di fila dalla pandemia che ha ridisegnato le nostre vite.
Nel settore della ristorazione va chiudendosi un anno che ha permesso alla provincia di Belluno di prendere confidenza con due servizi: consegna a domicilio e asporto o se preferite, delivery e take away.
Se fino al 2019 eravamo soliti ordinare la pizza da casa, con la pandemia ci siamo aperti verso tutte le altre proposte, incentivando l’introduzione di app e preparando il terreno per trasformare la straordinarietà di questi servizi in qualcosa di ordinario non appena tutto questo caos sarà finito.
Cosa dicono i dati?
Quelli ufficiali sono per il servizio di consegna a domicilio in tutta Italia, con una classifica di ciò che ci piace mangiare comodamente da casa.
E forse è più questa la riflessione da fare piuttosto che sul servizio stesso, perché Belluno ha i suoi problemi di infrastrutture e coprire Comuni e frazioni non è semplice. Ci arriveremo, col tempo. Parlare di dati e delivery quando abbiamo un solo fornitore e la maggior parte dei locali si è arrangiata, è un po’ prematuro.
Interessa di più invece guardare alle scelte alimentari.
La pizza si riconferma la più amata dagli italiani. Margherita, Diavola e Capricciosa, le basi
Gli hamburger e tutto il fantastico mondo delle paninoteche continua la sua ascesa nell’olimpo del delivery, registrando una netta preferenza per il classico cheeseburger.
La cucina giapponese si prende il terzo posto, anche se a Belluno è un mix di cucina asiatica dove i piatti della cucina cinese si mescolano al vicino paese del Sol Levante! Non abbiamo locali con nette distinzioni fra le due cucine. Lo stesso ramen è nato in Cina, ma ha conquistato poi il Giappone.
Forse fin qui potevamo arrivarci, basta dare un occhio ai locali nati negli ultimi anni a Belluno e a quelli storici che hanno deciso di specializzarsi in una sola tipologia di cucina, per capire che questi primi tre gradini del podio sono abbastanza scontati.
Ma a farsi strada nelle richieste dei consumatori arrivano due cucine che per Belluno sono ancora un mondo da esplorare: pokerie e locali healthy food.
Delle poke ci siamo già occupati in un articolo, CLICCA QUI.
Belluno presenta una sola pokeria e a quanto pare è sempre ben frequentata; il locale, inoltre, è uno dei pochi che a Belluno aderisce a Too Good To Go per combattere lo spreco alimentare!
Le cucine healthy, in realtà, non hanno una cornice specifica, perché sono generalmente locali che mettono al primo posto la qualità e la costruzione di un piatto bilanciato. Sono ristoranti, bar, caffetterie, bistrot che fanno dell’ingrediente il perno dell’intera attività.
Officine La Fabbrica del Buon Gusto è stata forse una delle prime realtà con questa declinazione così radicale che non è stata capita fin da subito. Less is more: meno sale, meno condimenti, meno zuccheri, zero coloranti. Il sapore è l’ingrediente nella sua purezza. Non facile dopo anni in cui i condimenti, le salse e gli insaporitori hanno nascosto le scarse velleità di molti chef
Ma la cucina healthy di cui si parla nelle tendenze della ristorazione del 2022, è una cucina che presenta piatti già bilanciati, che propone ai consumatori pietanze in perfetto equilibrio di proteine – carboidrati – grassi. Una cucina che predilige il vegetarianesimo e in alcuni casi vira al veganesimo.
Chi sceglie questi regimi alimentari per etica, intolleranze, salute personale, non è un consumatore da denigrare, né da sottovalutare, perché inizia a rappresentare una fetta di mercato sempre più presente e sempre più esigente.
Che locale manca a Belluno?
Certi che molte bocche delle più curiose vorrebbero la cucina indiana, africana, messicana, greca, etc…, anche Belluno, in generale, sente la mancanza di un locale healthy, un posto che da mattina a sera possa darci la possibilità di fare del cibo, la cura. Allo stress, al cambio stagione, all’umore, alla pigrizia, alla iper attività. Il cibo come cura. Il cibo come benessere di corpo e mente. Un posto inclusivo in cui il regime alimentare di ciascuno non è soggetto a limiti o sottolineature inutili nel 2022.
Quel locale definito One Stop Shop (ne parleremo nel prossimo articolo), un unico punto di riferimento per chi cerca nell’arco della giornata il benessere attraverso la tavola.
In tutto questo non c’è da sminuire tutti quei locali che già praticano scelte di qualità, selezionando ingredienti e fornitori con un’etica rigorosa. Oggi però il trend ci dice che questa richiesta inizia ad essere davvero molto molto forte e che Belluno si sente un po’ fanalino di coda, seppur il territorio sia un polmone verde invidiato da tutta Italia, un posto in cui i locali healthy potrebbero dettare il passo per il resto del Paese.
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